Vitorchiano cosa vedere

Vitorchiano, tra i borghi più belli d'Italia, Borgo Bandiera Arancione, si propone con un centro storico tra i meglio conservati della Provincia di Viterbo. 
IL borgo di Vitorchiano è delizioso: a 285 m s.l.m, situato ai piedi dei Monti Cimini, è cinto sul lato sud da mura merlate e torri e nel restante perimetro protetto da una rupre tufacea. Forse di fondazione etrusca, il borgo oggi si presenta nella sua struttura medievale e rinascimentale ben conservata:
torri, profferli, vicoli, piazzette, fontane e fontanili, punti di belvedere, chiese, arredi, palazzi antichi creano un luogo con un fascino particolare.. camminare nel borgo antico è come fare un salto indietro nel tempo, in uno spazio dove è possibile ancora ascoltare il rumore dell'acqua delle fontane, le grida dei bambini che giocano nei vicoli, i profumi che provengono dalle cucine delle case, il tutto allietato dalla bellezza e dalla cura delle vecchie case in pietra grigia, il peperino, ornate con balconi o pianerottoli fioriti...i giardini in vaso! 

Vitorchiano, terra fedele a Roma, è l’unico paese al mondo che ha potuto fregiarsi del titolo di "SPQR", privilegio concesso dalla seconda metà del Duecento dal Campidoglio. E' facile trovare, camminando nel centro storico, scolpito su stipiti e architravi il titolo "SPQR".. in memoria di un patto di amicizia che si è mantenuto forte nei secoli.
Insieme al titolo arrivarono una serie di privilegi per la popolazione del borgo, tra i quali quello di fornire, ogni anno, dieci giovani al servizio del Campidoglio, denominati i “fedeli”.Questo privilegio è stato esercitato da Vitorchiano fino alla metà dell'800. Ancora oggi si può ammirare, nelle manifestazioni ufficiali del Comune di Roma e di Vitorchiano, la guardia del Campidoglio nei costumi dei "Fedeli di Vitorchiano" che, secondo la tradizione, furono disegnati da Michelangelo Buonarroti

Da vedere nel centro storico:scorci pittoreschi, la chiesa della SS. Trinità, Piazza Roma dove si affacciano il palazzo Comunale, la torre dell'orologio, la chiesetta di Sant'Antonio Abate che conserva i crocifissi lignei per la processione di San Michele Arcangelo, la fontana a fuso del XIV secolo, Porta Tiberina, Porta Madonna della Neve, la chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, il Palazzo del Vescovo, la casa della Strega e la casa di Santa Rosa in via Santa Rosa, i vari punti di belvedere da cui ammirare il paesaggio della valle del Vezza. Qui gli approfondimenti sui singoli monumenti


Oltre al centro storico, fuori le mura, a circa 1km, dal punto di belvedere in cui si può ammirare il borgo arrocato sui blocchi di peperino, si visita anche il Moai, una scultura enorme sempre in peperino dal peso di trenta tonnellate e quasi dieci metri di altezza, scolpito nel 1990 sul posto dalla famigla Atan, originaria di Rapa Nui - isola di Pasqua- in Italia per promuovere il restauro delle loro statue nell'isola e al seguito della trasmissione televisiva Rai "alla Ricerca dell'Arca" con Mino D'Amato.
Per visite guidate, prenotate in anticipo, potete avere l'occasione di visitare, fuori le mura, a 100 metri, la chiesa della Madonna di San Nicola, annessa al monastero di Santa Maria delle Grazie, al cui interno è conservato un ciclo di affreschi dal XVI al XVIII secolo di scuola viterbese ed umbra. 

Dal borgo - dalla Porta Tiberina in prossimità di Piazza Roma- è possibile scendere verso la vallata sottostante per una passeggiata di interesse naturalistico. La strada di campagna porta, percorsa per circa 1,5km, al Santuario di San Michele Arcangelo, del XIV secolo, aperto in occasione della festa patronale di San Michele Arcangelo, l'8 maggio.

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