domenica 16 marzo 2014

Fontana a fuso di Vitorchiano

Visitando Vitorchiano potrai renderti conto come il paese sia ricco di acqua. 
E' questa una peculiarità dei paesi ai piedi dei Monti Cimini, compreso Viterbo, capoluogo di provincia. Dai Monti scendevano numerosi fossi, che andavano a vanno ad alimentare falde acquifere superficiali o sottorranee. Queste acque vennero precocemente convogliate nelle fontane, per sostenere il fabbisogno idrico della popolazione.
Nel centro storico di Vitorchiano troviamo così lavatoi, fontanelle e, particolarmente bella, la fontana "a fuso" in Piazza Roma.


In peperino, con molta probabilità della prima metà del Trecento, presenta una vasca circolare decorata con specchiature quadrangoli al cui interno sono scolpite arcatelle trilobe; al centro della vasca un tronco di colonna con capitello fogliato; al di sopra del capitello troviamo un cippo quadrangolare che presenta facce finestrate con arcatelle trilobe sorrette da colonnine laterali, al centro delle quali sporgono i simboli dei 4 evangelisti:  il leone (San Marco), il vitello (San Luca), l'aquila (San Giovanni), l'angelo (San Matteo).  
Il cippo è sormontato da scudi araldici, dei quali è interessante quello a fronte della piazza, in cui è scolpita la sigla SPQR, di cui si fregia Vitorchiano dal XIII secolo, grazie al rapporto di fidelato sancito con Roma.
All'apice della fontana si trova una pigna, simbolo di fertilità e rinascita: la stessa rinascita spirituale che è rappresentata dall'acqua nel Battesimo cristiano. Infatti, nel Medioevo, è presente un forte simbolismo ovunque che permea ogni cosa, a maggior ragione le fontane, "fonte di vita", per l'acqua che portavano nell'abitato.
L'acqua pulita, da usare per bere, era un bene prezioso: gli Statuti già nel Medioevo, facevano divieto di far abbeverare gli animali nella vasca della fontane e vietavano ai calzolai e ai macellai di lavarsi le mani nella stessa vasca!

Un tempo, la fontana a fuso di Vitorchiano, oggi sotto la torre dell'orologio, era situata nei pressi di Porta Tiberina:..chi tornava dagli orti stanco e affaticato, poteva così prendere immediatamente il suo secchio d'acqua fresca  e pulita e andarsene a casa; anche il pellegrino che raggiungeva il paese passando dalla valle del Vezza, subito poteva trovare ristoro con un bel sorso d'acqua nella fontana.
All'inizio del secolo scorso la fontana venne spostata sotto la torre dell'orologio, con grande disappunto di molti vitorchianesi......ma oggi fa bella mostra di sé, in tutto il suo splendore, nel cuore del centro storico...una presenza imprescindibile che impreziosisce, certamente, l'antico borgo!

Nessun commento:

Posta un commento